Per giorni mi è stato chiesto cosa stessimo combinando in vista delle prossime elezioni Amministrative e del perché ci fossimo lanciati in un’avventura utopistica di “progetto politico unitario”.
Mi sono impegnato nello spiegare in ogni modo che si trattava di perseguire l’obiettivo di lavorare tutti, sinergicamente, per il bene del paese, superando la contrapposizione che da decenni caratterizza la politica pettoranese. L’ho fatto in maniera convinta, a tal punto da guidare in prima persona la nostra delegazione al tavolo della trattativa di cui, oltre me, facevano parte Virna Federico, Pierpaolo Cusella, Antonio Paolini ed Antonio Schiappa.
Ci siamo riuniti con la delegazione dell’amministrazione uscente, composta dall’intera Giunta comunale (Josè Berarducci, Feliciano Marzuolo, Pasquale Franciosa, Stefano D’Amico e Pasquale Orsini), oltre ad Augusto De Panfilis, quale promotore del progetto politico unitario, per discutere ed individuare il criterio sia per la composizione del futuro Consiglio comunale sia per la scelta del Sindaco “condiviso”.
Dopo numerosi incontri, da cui era emerso che il processo di pacificazione sociale doveva passare per il ritiro dalla scena politica di Josè Berarducci (sindaco uscente, con 21 anni di presenza in Consiglio comunale a vario titolo) e del sottoscritto Carmelo Pantè (capogruppo di minoranza, con 5 anni di presenza nell’Assise civica) si è giunti il 9 marzo scorso alla sottoscrizione del documento che di seguito vi riporto e con il quale si sanciva il criterio per la formazione del futuro Consiglio comunale e della Giunta.
Documento scritto di pugno da Augusto De Panfilis, firmato dai presenti.
Risulta di tutta evidenza come gli ex assessori potessero ricoprire il solo ruolo di Consigliere comunale (terzo punto dell’accordo).
Restava da definire solo il nome del Sindaco “condiviso” che doveva fare da timoniere a questo “progetto unitario”. Concordemente si erano stabilite le sue caratteristiche imprescindibili e precisamente:
- che doveva essere figura quanto più “super partes”, trattandosi appunto di un “progetto unitario”;
- che non avesse fatto parte né del Consiglio né della Giunta comunale;
- che non avesse tessera di Partito.
Già dopo due giorni le nostre proposte per il ruolo di Sindaco del “progetto unitario” erano state decise e rese note; si trattava di 4 figure scelte nell’ambito della società civile, in qualche caso del tutto sconosciute alla politica, e precisamente:
- Enrico Susi, già Direttore regionale dell’INAIL d’Abruzzo;
- Daniele Almonte, Impiegato statale;
- Pericle Di Napoli, Medico specialista in cardiologia;
- Augusto De Panfilis, già Presidente della Pro Loco di Pettorano sul Gizio.
Dopo 15 giorni di silenzio, ieri, 25 marzo, durante l’ennesima riunione, in cui oltre alla nostra delegazione al completo e ad Augusto De Panfilis era presente una nuova delegazione di maggioranza composta da Pasquale Franciosa, Oreste Federico (segretario del PD di Pettorano sul Gizio), Antonio Crugnale (Consigliere comunale) e Francesco Cantelmi (sostenitore della compagine di maggioranza), è stata comunicata la rosa delle figure candidabili per la maggioranza al ruolo di primo cittadino del “progetto unitario”.
Li riporto nell’ordine proposto dal capo delegazione, Pasquale Franciosa:
- Pasquale Franciosa, assessore uscente con la delega di vice Sindaco;
- Stefano D’Amico, assessore uscente;
- Pasquale Orsini, assessore uscente;
- Romano Della Monica, sindacalista della CGIL, militante PD.
E’ di tutta evidenza come il gruppo di maggioranza avesse completamente disatteso ed ignorato i principi posti alla base dei criteri condivisi ed in parte sottoscritti in precedenza, segno palese della loro indisponibilità a proseguire sulla linea del “progetto unitario” per il bene e per la pacificazione sociale del paese.
Per rispetto di chi mi ha votato nel 2010 e di chi continua a sostenermi come referente dell’attuale gruppo di minoranza, ho preferito non entrare in polemica abbandonando il tavolo di questa trattativa, ritenendola ormai miseramente conclusa.
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